“E' buona la forma come movimento, come fare, buona la forma in azione.

Non buona la forma come inerzia chiusa, come fermata terminale.

Non buona la forma che viene compiuta come fosse un dovere adempiuto.

La forma è fine, morte.

La formazione è vita.

Ma la coesione dell'opera mediante l'identità del lavoro e del processo della sua elaborazione (l'opera è la sua storia), si costituisce strada facendo in virtù di proporzioni elementari che legano le parti tra di loro e all'insieme.

Qualsiasi messa in opera significa mettere in relazione il particolare con il generale.

L'artista scruta allora con occhio penetrante le cose che la natura gli ha messo sotto gli occhi.

Più il suo sguardo si tuffa lontano e più il suo orizzonte si allarga dal presente al passato.

E più si imprime in lui, invece di un immagine finta della natura, quella- l'unica che importi- dell'immagine della creazione come genesi.

Allora egli si concede di pensare che anche la creazione non può davvero essere compiuta a oggi, ed è verso il futuro che respinge ora i limiti di quest'opera di creazione del mondo,

attribuendo così alla genesi una durata continua”


Paul Klee