La risposta ironica che tinge di assurdo le esagerate ormai banali e comuni risposte del reale. Un invito sopra le righe ad andare un po’ dentro le righe. L’abbiamo pensata così una lettura che è una rilettura de “ la misteriosa scomparsa della signorina W ”.
Il comico, sferzante, dolente testo di Stefano Benni che racconta di V semplice e di W doppio, una parte che cerca il suo tutto. Un individuo, una donna, la signorina V, che perde i cinque sensi via via che la vita perde il suo senso. Gli abbandoni, le perdite, il senso opprimente di mancanza incombono su di lei lasciandola nervosa e vibrante a combattere con i repentini cambi d’umore. Nel gioco espressivo, in cui non mancano brividi di gelida consapevolezza, l’ironia mitiga il sentore di perdita che aleggia nel testo. . La parola agile, dissacrante, feroce è restituita attraverso un tandem girotondo tra voce e canto. Come una funambula nel circo della vita la protagonista salta sul trapezio.
Senza rete, senza bugie, riuscendo alla fine anche a portarci da bere.. “ Allora io portai da bere a tutti. Sei una bambina molto coraggiosa, mi dissero... (e al canto.. butta la bomba bel musin, strappa la miccia coi dentin )...mi sporsi sull’orlo del cratere e dissi:” ... ”
butta la bomba bel musin (2010)
produzione Leele
voce recitante, sperimentazione sonora,
oggetti surreali
Katia Frese
canto, sperimentazione sonora,
presenze surreali
Ilaria Savini
fiati, presenze surreali
Susanna Crociani